Tempo di lettura: 3 minuti
piccoli spunti di riflessione sull’arte contemporanea
L’arte nella sua espressione più profonda di bellezza e cultura torna a vivere nel presepe allestito nella Cappella più bella al mondo, la Sistina
C’è Caravaggio, intento a dipingere, affiancato da un Raffaello assorto mentre completa il suo autoritratto. E c’è la pittura in miniatura della Scuola di Atene di Raffaello ad impreziosire uno dei fondali.
.
La sinossi dell’armonia, della grazia, della forma, del colore che possiamo definire in assoluto la bellezza, si suggella nella volta e nell’altare della straordinaria opera michelangiolesca della Cappella Sistina. Quest’anno è tra l’ altro lo scenario che ospita uno dei presepi più singolari e belli e riccamente artistici di cui la collettività possa godere come non accadeva ormai da diversi anni.
Concepito nel 2020 dalla fondazione Sacchetti, per la celebrazione del 500mo anniversario dalla morte di Raffaello, che si esprime attraverso l’opera di Giuseppe Passeri rappresenta un vero compendio dell’arte rinascimentale. Per la prima volta i personaggi assumono le fattezze e le capacità dei grandi artisti dell’epoca, nella figura del Merisi intento a dipingere, si scorge altresì la miniatura della Scuola di Atene, l’autoritratto di Raffaello, persino Giuseppe e la Vergine sono abbigliati con costumi coevi all’artista urbinate e l’ambientazione immaginaria, a memoria del Serapeo di Villa Adriana, si estende con accuratezza di dettagli nelle architetture delle rovine delle colonne, archi rigorosamente cinquecenteschi a ricordare la bellezza in tutte le sue magnifiche forme, segno e tributo questo, finalmente, dell’identità culturale del nostro paese che rievoca uno dei momenti più significativi della cristianità attraverso un encomio all’arte , dell’arte e per l arte.
.