VINCENZO CALI’
Artista informale
Nato ad Aosta il 31 gennaio 1960.
Sin da piccolo appassionato al disegno (gli insegnanti li tenevano a futura memoria).
Autodidatta fino a 25 anni, quando frequenta un noto pittore torinese, Giovanni Cravanzola, che gli insegna le tecniche del disegno dal vero e la pittura a olio. L’artista era un pittore che usava colori tenui, sfumati. Calì tendeva a “spingere” sul colore puro, fino a che un giorno, il maestro gli disse: “segui la tua indole, esprimi la tua personalità “. Così seguì la strada espressionista, ammiratore sia dei tedeschi che dei fauves, oltre che affascinato dal Caravaggio.
In quegli anni Novanta ha fatto molte mostre a Torino e in Piemonte, in vari circoli culturali, allora di moda. Negli anni Duemila ha trascurato la pittura per dedicarsi all’arte digitale, con pubblicazioni su un giornale locale da lui fondato. Negli anni Dieci del nuovo millennio, ha collaborato con due pittori: Andrea Leonardi, romano, e Bobo Pernettaz, valdostano. Con loro ha instaurato uno scambio di esperienze che sono sfociate in mostre bipersonali ben riuscite. In questi anni ha scoperto i pastelli, che gli hanno permesso di dare maggiore sfogo alla sua esigenza di una pittura gestuale, anche se mediata da una ricerca maggiore sui soggetti.
Mostre:
- Seduzioni (replica), Smart Gallery Store, Aosta, dicembre 2019 – gennaio 2020;
- Seduzioni, Galleria Area Contesa Arte, Roma, 10-15 ottobre 2019;
- Antipodi, Sala Finaosta, Aosta, ottobre 2018;
- #iam(not) apainter, Sala Finaosta, Aosta, 17 settembre – 7 ottobre 2016;
- Gesti Colorati, MostrArti Gallery, Roma, 28 gennaio – 18 gennaio 2012
- Biennale dei Normanni – Museo Sciortino, Monreale settembre 2020