OPERE DI GIUSEPPE MARZIANO
Licia Oddo :
Email: dott.feliciaoddo@gmail.com
Jorge Facio Lince :
Email: giorgio.facio-lince@email.it
Dalla innocua spigolatrice di Sapri all imbarazzante ipocrita replica del David... | Cookie | Durata | Descrizione |
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Antichi palazzi…una civiltà che sembra essere rimasta sospesa nel tempo tra passato e presente…..un padiglione chiuso ed abbandonato…che parla da sè..e trasmette un’infinita tristezza..
Complimenti a Giuseppe Marziano per aver fatto emergere attraverso la sua arte ciò che non vediamo….
Sei bellissima, congratulazioni per le tue presentazioni molto specifiche
Questo mia cara amica mi dispiace, un linguaggio così Universale come l’arte che non può essere resa visibile all’occhio umano dovrebbe arrivare nel Cuore di tutti e lanciare un messaggio di Pace
Nulla avviene per caso! È con una frase fatta che voglio intervenire su questo proposito e mai lo è stata più vera per Giuseppe Marziano. Lui che l’Afghanistan lo ha visto e vissuto da vicino, lui che ha avuto la sensibilità e la delicatezza di poter interpretare la personalità e gli sguardi di uomini, donne e bimbi di un territorio arido. È lui che porta, attraverso le sue opere, una parte di un popolo che non ha voce. Quegli sguardi parlano e, se osservati con gli occhi del cuore, possiamo sentire le grida di speranza, le risate nascoste, il canto di una dolce ninna nanna, ciò che vorrebbero ma non possono esternare. Giuseppe Marziano, inconsapevolmente, quando dipinse le sue opere non sapeva quale compito importante avrebbero ricoperto. In un contesto così importante, ha dato voce a chi, purtroppo, non è stato dato essere presente. Il padiglione afgano dovrebbe essere fruibile anche se vuoto, così com’è, per indicare come in un giorno di agosto le speranze, le gioie, la libertà sono, improvvisamente, state interrotte da un potere tiranno.